LA REDAZIONE | 26 giugno 2018 | 13.23 | |
Insieme contro il razzismo. manifestiamo a Firenze! |
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Mercoledì 27 giugno a Firenze manifestazione lanciata con un appello dal Presidente della Toscana Enrico Rossi e del sindaco Dario Nardella contro il razzismo e ogni politica fondata sulla discriminazione. | |
Si svolgerà oggi, mercoledì' 27 giugno, a partire dalle 18, in piazza Ognissanti la manifestazione pubblica ‘Insieme contro il razzismo' lanciata con un appello in difesa della democrazia e dei diritti umani dal sindaco Dario Nardella e dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Ecco il testo integrale, che si può sottoscrivere inviando una mail all'indirizzo insiemecontroilrazzismo@gmail.com "Il nuovo governo si è subito contraddistinto per la sua propaganda basata sulla discriminazione razziale ed etnica. Certamente il numero uno di questa propaganda è il Ministro dell'Interno, nel silenzio sconvolgente e accondiscendente dei suoi alleati. Questa propaganda manipola e distorce il linguaggio con metodo scientifico, usa le ansie, le paure, le fragilità dei cittadini, spingendoli verso l'odio e il disprezzo degli altri. I poveri diventano cattivi, pericolosi e, soprattutto, stranieri, con parole d'ordine solo apparentemente nuove ma connesse alle pagine più nere della storia italiana. La senatrice a vita Liliana Segre, in occasione del dibattito sulla fiducia al nuovo governo, ha pronunciato le seguenti parole: "Mi rifiuto di pensare che la nostra civiltà democratica sia sporcata da leggi speciali, se accadrà mi opporrò con tutte le forze". Parole scolpite. E quel "se accadrà" si sta avverando. Il nostro monito non è un'esagerazione. Le leggi razziali non arrivano all'improvviso, ma fermentano lentamente, attraverso l'individuazione di presunti nemici del popolo eletti a capro espiatorio e attraverso l'istigazione all'odio. Gli immigrati di oggi come gli ebrei, gli omosessuali, i Rom e i Sinti negli anni '30. La Toscana ha vissuto su di sé le persecuzioni etniche e razziali pagando un prezzo insopportabile di vite umane, sopportando il dolore di una ferita che tutti erroneamente pensavamo rimarginata dalla storia e dalla democrazia. Ma libertà e democrazia non sono mai scontate: si conquistano e si difendono giorno dopo giorno. Ottant'anni fa, tra il 22 agosto (data della pubblicazione del Manifesto della Razza) e il 5 settembre 1938 (giorno della firma del R.D. 1390, intitolato "Provvedimenti per la difesa della razza"), l'Italia perse del tutto la sua innocenza, mai più riacquistata. Oggi questo nuovo razzismo proviene dal basso e dall'alto e propaga il suo messaggio in forma anonima e pervasiva sui social network, in un crescendo indegno e in una generale acquiescenza. Vogliamo e possiamo offrire alle nostre comunità un'alternativa democratica, libera e credibile di società, basata su un modello di comunità che coniuga legalità e umanità, che lotta contro l'odio e la paura puntando sulla coesione e l'inclusione. Ricostruiamo una società che attualizza i valori della nostra Costituzione, nel rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno; una società dove la centralità dell'educazione sostituisce la cultura della repressione; una società nella quale, Istituzioni, le famiglie e la scuola collaborano per rifondare valori civici, invece di abbandonare gli individui a una guerra fratricida per la sopravvivenza. Ora è giunto il momento di mobilitarsi per difendere la nostra democrazia da una minaccia che ci è familiare e che dobbiamo essere in grado di riconoscere da lontano. Per questo lanciamo un appello al Presidente della Repubblica e al mondo dell'informazione perché le parole degli esponenti di questo governo siano valutate negli effetti lesivi dei principi costituzionali e chiamiamo i rappresentanti delle istituzioni democratiche, i partiti e le forze sociali a sottoscrivere questo testo e a impegnarsi per organizzare nella prossima settimana una manifestazione pubblica, dandoci appuntamento a Firenze". Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana
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