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LA REDAZIONE | 04 ottobre 2015 | 09.09

4 Ottobre, Settima marcia della pace del Lodigiano

Ancora una volta in marcia. Questa volta da Lodi a Zelo Buon Persico Non rimaniamo indifferenti alle guerre e alle tragedie umanitarie. E allora perché aderire e partecipare alla Marcia della Pace del Lodigiano?

 

Innanzitutto perché sono innumerevoli le aree di conflitto che producono ogni giorno migliaia  di morti. Richiamiamo le principali sapendo che questo elenco non è assolutamente esauriente:  la Siria non smette di sanguinare ormai da diversi anni e la situazione è notevolmente peggiorata da quando una parte del suo territorio è stata conquistata dall'autoproclamatosi stato islamico;  l'Iraq  continua a permanere nel caos e la dimostrazione sono i recenti attentati che hanno prodotto innumerevoli vittime fra la popolazione civile; la Palestina  che ha vissuto solo lo scorso anno la recrudescenza di un  conflitto interminabile ed  il cui esito è stato, ancora una volta, la sofferenza a cui è stata sottoposta la popolazione civile; la Libia, che dopo l'uccisione del colonnello  Gheddafi, sta vivendo un lungo periodo di guerra civile; l'Ucraina che poco compare  in questi ultimi tempi sulle prime pagine dei giornali, anche se le ragioni del conflitto non sono per niente superate; per non parlare della situazione di molte delle  repubbliche del centro Africa che risultano esposte alla violenza delle diverse formazioni terroristiche.

 

In secondo luogo perché guerre e sofferenze inferte alla popolazione civile sono la causa principale di quel fenomeno epocale di migrazione di ampi strati di popolazione, che ha fatto dire all'Unione Europea che" il mondo affronta la più grave crisi di rifugiati dalla seconda guerra mondiale". Siamo fra coloro che ritengono che una nazione civile e progredita come la nostra, con il sostegno dell'Unione Europea, deve essere in grado di predisporre strumenti di accoglienza che servano a lenire le sofferenze di quanti, scacciati dal proprio paese a causa dei conflitti in corso, vengono sfruttati da mercanti senza scrupolo il cui unico scopo è quello  di intascare il costo del biglietto di viaggio, senza curarsi della vita di coloro che trasportano. L'unico rimedio a questo fenomeno sta, innanzitutto nel porre fine, con soluzioni negoziate, ai conflitti aperti nelle diverse aree e, poi,   nel fornire opportunità di sviluppo locale a quelle nazioni. Molte Organizzazioni Non Governative italiane sono presenti sul campo,  ma questo non è sufficiente se non si dispiega un impegno di tutta la  comunità internazionale a sostegno di quanti operano anche a proprio rischio e pericolo

 

In terzo luogo perché  questa situazione è alla base della recrudescenza del fenomeno terroristico che ha mietuto e continua a mietere vittime anche all'interno dei nostri paesi. L'arma del terrorismo come risposta anche agli errori commessi dal mondo occidentale non può in ogni caso essere accettata e la nostra condanna non può essere che ferma.  Allo stesso modo va  considerata inadeguata una risposta che passa solo attraverso l'uso delle armi e che porta di fatto ad una recrudescenza  ed ad una ulteriore estensione dei conflitti.

 

Fonte: www.lodisolidale.org

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