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LA REDAZIONE | 20 ottobre 2014 | 13.27

Ieri la PerugiAssisi: una società in cammino.

Ieri una grande manifestazione di pace per la pace. Oggi il cammino continua.

Succede quando si da spazio alla scuola e ai giovani. Succede che la scuola e i giovani riescono a fare le cose più belle. Succede che anche i più disincantati, davanti a un simile spettacolo, riescano ad emozionarsi.

Non c’era nulla di retorico nei quindici chilometri di gente che ieri si sono mossi da Perugia ad Assisi. C’era una società in cammino. Più di centomila persone giunte da ogni parte d’Italia senza troppe etichette, bandiere e distinguo. Ciascuno con le proprie ragioni e tutti con qualcosa di positivo in testa e tra le mani. Talmente positivo da generare un clima gioioso, sereno. Il contrasto con la tensione e la conflittualità di tutti i giorni era netto e non scontato.

Nella Marcia PerugiAssisi di ieri molte cose non erano affatto scontate. Che, in mezzo a una crisi economica, sociale e politica così acuta, ci venisse tanta gente. Che la voglia di pace e di cambiamento riuscisse ancora a mobilitare e a unire così tante persone, scuole, associazioni, e istituzioni da tutto il paese. Che le polemiche e le dissociazioni della vigilia fossero così irrilevanti. Che ci fosse così tanta consapevolezza dei pericoli che stiamo correndo. Che la paura per quello che sta succedendo potesse generare un incontro così positivo e propositivo. Che dopo una giornata così lunga e faticosa tutti siano tornati a casa felici e rigenerati.

Quella di ieri non è stata solo una manifestazione per la pace. E’ stata anche una manifestazione di pace. E chi c’è stato lo ha toccato con mano. Non c’era violenza perché non c’era concorrenza. Al suo posto si percepiva un senso di fraternità e di comunità che nella vita vorticosa di tutti i giorni ci sfugge.

Ieri la PerugiAssisi non si è limitata a lanciare un nuovo forte grido di pace. E’ riuscita ad unire un pezzo importante della famiglia umana che non vuole lasciarsi trascinare nello sprofondo più buio della terza guerra mondiale. E a dimostrare, ancora una volta, quanto sia bello e utile camminare assieme. Assieme, non accanto, come ha felicemente notato don Luigi Ciotti. Perché ogni sforzo positivo possa essere sempre più autentico, credibile e contagioso.”

A quelli che sono venuti e hanno fatto grande questa giornata diciamo: Grazie! A quelli che non ci sono voluti venire diciamo: ci saranno altre occasioni. Non perdete anche quelle. Il cammino continua in ciascuna delle nostre città e dei nostri paesi. Buon cammino a tutti.

Flavio Lotti, coordinatore della Marcia PerugiAssisi

Perugia, 20 ottobre 2014


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